La prospettiva pedagogica sulla disgrafia
La prospettiva pedagogica sulla disgrafia si caratterizza per un approccio educativo positivo nei confronti dell’alunno, insegnando ad ogni alunno strumenti graduali e sistemici non solo per favorire l’apprendimento, ma anche per prevenire eventuali difficoltà. Nessun apprendimento viene dato per scontato.
Nella visione pedagogica qui promossa, non è quella di omologare i prodotti grafici dei bambini verso livelli standardizzati di adeguatezza, quanto piuttosto di rendere fruibile l’apprendimento grafo-motorio a tutti i bambini, considerando soprattutto quelli che dimostrano più difficoltà.
Proprio per questo i bambini eseguiranno attività preparatorie ludiche che coinvolgano la scoperta di sé, del proprio corpo e delle proprie mani; lavoreranno con i sensi e impareranno a muoversi con finalità evolutive.
L’educatore avrà cura di considerare l’errore come un prodotto di esecuzione di prova che non dovrebbe essere cancellato e dimenticato. L’esercizio permetterà al bambino di allenare e sentire il suo gesto grafico e con consapevolezza acquisire autonomia e la piena padronanza del suo disegno prima e delle sue lettere poi.
L’insegnamento del gesto grafico si basa su prerequisiti ed insegnamenti specifici e non sullo spontaneismo. Possedere un metodo permetterà all’educatore di gestire al meglio l’apprendimento e al bambino di comprende nella pratica l’obiettivo da raggiungere.
Spesse volte mi è capitato di leggere correzioni scolastiche “Scrivi meglio”. Avete mai provato a chiedere ad un bambino cosa significhi per lui il messaggio della maestra? Vi sorprenderà la varietà delle risposte.
Importante sarà insegnare al bambino ad essere critico e a comprendere la differenza tra un tracciato corretto e uno errato. La scrittura è una forma di comunicazione importante, che dovrebbe essere preparata già alla scuola dell’infanzia attraverso l’acquisizione dei prerequisiti del gesto grafico.
Offrire al bambino un metodo di apprendimento che non si basi sono sulla copiatura del disegno della lettera diminuisce drasticamente la fatica e la possibilità di un insuccesso.
La prospettiva pedagogica trova piena corrispondenza nel processo di rilevamento e di recupero delle abilità, così come previsto dalla Consensur Conference, ma anche dal buon senso di un processo educativo che si basi su principi e regole in un’ottica di prevenzione e di recupero delle difficoltà grafo-motorie.
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